25 giugno 2014

UN POLIZIOTTO MESSICANO RIVELA: "LE STIMMATE DI GIORGIO BONGIOVANNI SONO FALSE"

Un ufficiale di pubblica sicurezza di Merida, Yucatan (Messico) ha dichiarato in una intervista rilasciata al quotidiano online Milenio Novedades di aver conosciuto Bongiovanni e che può provare si tratta di un ciarlatano.

Il giornalista Hoy Domingo ha eseguito l'intervista circa una settimana fa quando è stato contattato da un poliziotto Secretaría de Seguridad Pública (SSP), ovvero il Ministero della Pubblica Sicurezza, che mi ha contattato per discutere di sue esperienze paranormali.

Ad un tratto, racconta Domingo "mi riferì qualcosa a cui lui non aveva dato molta importanza in passato, ma che invece può essere molto importante per smascherare una grande frode, affermando che le stimmate dell’italiano Giorgio Bongiovanni sono false".

Per chi ancora non lo sapesse, Giorgio Bongiovanni è nato in Italia nel 1963. Sostiene di essere la reincarnazione di uno dei bambini veggenti di Fatima e sostiene di avere avuto una visione della Vergine Maria durante un pellegrinaggio a Fatima nel 1989. Secondo lui, la Vergine rivelò la sua identità come reincarnato di uno dei piccoli veggenti di Fatima e gli affida una missione: “Diffondere il terzo segreto di Fatima nascosto dalla Chiesa, e rivelare la verità sugli alieni“. Poco dopo andò in “estasi” e ricevette le stimmate di Cristo nelle sue mani (2 settembre del 1989), come segno tangibile della sua missione.

A partire dagli anni '90 iniziò a tenere convegni in diversi paesi, compreso il Messico e con le “stimmate” sulla fronte e sulle mani (impressionanti a prima vista) si metteva a parlare della fine del mondo, degli extraterrestri, delle profezie, ecc. riuscendo ad apparire in noti spettacoli televisivi come “Otro Rollo”, e con i suoi messaggi invitava a partecipare ai suoi eventi.

Ebbene, nel 2005, il Bongiovanni ritornò di nuovo in Messico e convocò una conferenza stampa per svelare i suoi nuovi progetti.

Ed è proprio da qui che parte l’intervista con l'ufficiale di polizia che si chiama Tomàs:

“Nel 2005 lavoravo al Distretto Federale, in una società di sicurezza privata e un giorno dovevamo occuparci di evento di una conferenza stampa; non avevo idea di cosa o chi fosse fino a quando mi fu detto che si trattava di uno ‘stigmatizzato’“.

“Brevemente mi spiegarono tutto e la cosa mi sorprese. Mi hanno messo vicino alla stanza dove c’era quella persona, e poi mi diedero una bottiglia di acqua da consegnare; poi bussarono alla porta e questa si aprì,notando che era tale Giorgio Bongiovanni il quale aveva mani perfettamente normali, senza sangue o ferite, tanto meno sulla fronte“.

“Lui, con fare di superiorità" - continua Tomàs -"si prese l’acqua e mi ha spinto fuori; pochi minuti dopo uscì per incontrare i media e notai che aveva fasciato le "ferite" delle sue mani con guanti bianchi ma però era solo una menzogna, poichè io vidi chiaramente che non aveva nemmeno una sola cicatrice sulle sue mani. L'ho visto molto bene e ne sono sicuro".

“Ne ho parlato poi coi miei colleghi e convenimmo che tutto ciò era un puro e schifoso sproloquio. Sia chiaro però che non voglio dire che questo fenomeno delle stimmate sia falso anche in altre persone che dicono di averle, ma con questo tizio era solo un trucco pubblicitario“.

Il giornalista Hoy Domingo domanda a Tomàs: “Perchè non ne parlasti alla stampa all'ora?“

“Be’, io e i miei colleghi volevamo farlo, però sapevamo che potevamo incorrere in problemi con la nostra società ed essere licenziati anche perchè avevamo firmato un contratto per quell'evento e quindi abbiamo preferito lasciare le cose come stavano“.

“Un pò di tempo dopo mi informai su Internet riguardo le "stimmate", ho letto molto su quel tizio, ma la verità a me nessuno me la conta perchè l'ho visto con i miei occhi che non aveva le stimmate, sono sicuro che se le crea con un trucco e lo fa per lucrare, perché ho ​​letto che ha delle tariffe per le sue presentazioni e che chiede donazioni per una sua presunta fondazione di bambini“, ha concluso.

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