31 luglio 2009

IL GOVERNO CINESE: NO ALLA DIVULGAZIONE UFOLOGICA

Gli Stati Uniti non sarebbero l’unica nazione ad attuare un ferreo cover up sulla questione UFO: secondo alcune voci diffuse in questi giorni il Governo Cinese avrebbe istituito un’agenzia ultra segreta avente lo scopo di coordinare la fuoriuscita di notizie riguardanti gli Oggetti Volanti non Identificati, a nome della Repubblica Popolare Cinese. Dopo anni di ricerche sul campo, è stato infatti deciso che in nessun caso il governo cinese possa rivelare alla popolazione notizie riguardanti avvistamenti e contatti con esseri alieni, attuando quindi un pesante cover up sulla questione. I membri di questa organizzazione, dopo essersi riuniti segretamente per conto del Centro di Comando e Controllo Aerospaziale di Pechino, sono giunti alla decisione di aumentare il livello di negazione della verità nonostante la popolazione sia ormai da decenni a conoscenza della possibile esistenza di civiltà extraterrestri.
In Cina, il cover up è un affare altamente compartimentato: attualmente almeno una trentina di organismi, tra agenzie, istituti di ricerca nonché stazioni astronomiche si occupano del problema UFO. Una cortina non facile da penetrare, anche se alcuni dettagli sono comunque filtrati attraverso le maglie dell’insabbiamento: l’epicentro del cover up cinese si ridurrebbe a due o tre organizzazioni coperte dalla massima segretezza.
La prima è la Sixth Research Institute, una divisione dell’Air Force e del MSS (il servizio di intelligence cinese). Di questo istituto si sa poco o niente: ufficialmente contribuirebbe al SIGINT (Signal Intelligence) cioè la raccolta di informazioni mediante l’intercettazione ed analisi di segnali emessi sia tra le persone che tra le macchine, attività che fungerebbe da copertura per la sua reale attività cioè la ricezione di segnali e comunicazioni da parte di civiltà extraterrestri.
La seconda organizzazione è invece il CADI (Chengdu Military Aircraft Design Institute): dietro la facciata di istituto dedito alla progettazione di aeromobili, si nasconderebbe invece una vera e propria organizzazione che studierebbe attraverso la retroingegneria la tecnologia degli UFO. Il recupero di piccole sonde UFO, avvenuto in parti remote della Cina negli ultimi venti anni, avrebbe permesso all’istituto di registrare ottimi progressi nella attività di ricerca e sviluppo della tecnologia aliena.
L’ultima organizzazione, ma non nel senso dell’importanza, che gestirebbe il problema UFO in Cina è il BACCC, cioè il Centro di Controllo e Comando Aerospaziale di Pechino, una sorta di NASA cinese. Si tratterebbe di una organizzazione interamente dedicata alla studio degli UFO e della vita extraterrestre e pertanto altamente classificata. Il BACCC funge inoltre da collegamento tra i vari osservatori astronomici disseminati nel paese che servono per monitorare l’attività UFO nello spazio aereo cinese. Questo istituto, a sua volta, utilizzerebbe la forza aerea per gestire il cover up su particolari situazioni di avvistamento.
Menzione speciale va fatta per l’MSS (il servizio segreto cinese) e specificatamente per una divisione all’interno di esso nota come “Gruppo 9” che gestirebbe la segretezza delle agenzie sul web.
L’agenzia ultrasegreta, che secondo alcune voci emerse dagli ambienti governativi sarebbe stata istituita negli ultimi tempi, svolgerebbe funzioni di “supervisione” (come il famoso Majestic 12 americano) e sarebbe costituito da una decina di persone, che coordinerebbero le tre organizzazioni sotto copertura. Tra i componenti di questo gruppo, spiccherebbero i nomi dei più alti esponenti delle tre organizzazioni sopra citate e il capo del servizio segreto cinese.
La Cina sarebbe consapevole che i numerosi avvistamenti verificatisi nel proprio spazio aereo siano frutto dell’attività ricognitiva di oggetti non identificati di origine aliena: le varie agenzie sarebbero a conoscenza dell’esistenza di una avanzata razza umanoide proveniente dalla galassia di Andromeda, che starebbe cercando un contatto con l’umanità; essa però, invece di rivelarsi apertamente alla razza umana, avrebbe preferito preliminarmente contattare i vari governi mondiali delegandoli ad attuare un programma avente lo scopo di preparare l’intera umanità ad un aperto contatto ufficiale. L’amministrazione cinese, però (come d’altronde quella americana), cercherebbe di rallentare questo processo evolutivo guadagnando tempo attraverso l’attuazione di un feroce cover up allo scopo di mantenere il potere il più a lungo possibile, senza l’eventuale interferenza aliena.
La speranza è che la Cina, come d’altronde gli altri paesi detentori di un cover up governativo sulla questione UFO, non perda l’occasione di rivelare finalmente all’uomo la presenza di questi visitatori dello spazio, perché il destino dell’uomo deve fare il suo corso, nel cammino verso la consapevolezza: speranza al momento vana e motivo di delusione da parte di tutta la comunità UFO mondiale.
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